Angelo
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Allineamento: mai negativi.
Aspettative di vita: potenzialmente immortali. Popolazione: i pochi sopravvissuti sono per lo più Leggendari o Nomadi Classi: per lo più chierici di divinità positive e paladini. Mai chierici di divinità negative, assassini, ladri. Peculiarità di razza: Aura celestiale, dissolvi il bene e il male, epurazione angelica, guarigione, immortalità, individuazione del bene e del male, rigenerazione, volare
Un angelo è una creatura celestiale inviata tra i mortali per perseguire gli obiettivi di un divinità positiva, benché i suoi intenti possano essere benevoli come anche punitivi. La sua sublime bellezza e il suo portamento possono indurre un osservatore esterrefatto a cadere in ginocchio, ma non bisogna mai dimenticare che gli angeli possono anche essere forze di distruzione di inusitata potenza.
Esteticamente, l'angelo si presenta come una creatura umanoide dotata di ali e, sovente, di aureola. Può essere avvolto da una luce o da una radianza celestiale. Fisicamente, non può procreare. Può inoltre scegliere se assumere un'entità femminea, maschile o asessuata, e quando si muove tra le genti comuni, può anche decidere di rendere invisibili ali e aureola. In quanto incarnazione del bene (e sovente anche della Legge), è pressoché infallibile nei suoi giudizi. Questa qualità può generare in lui un senso di superiorità che nelle ipotesi peggiori si tramuta in arroganza. A Leggendra, e dopo la Guerra dei Cento Anni, gli angeli rimasti sono sempre più ridotti in numero. Di tanto in tanto, può accadere che una creatura mortale, nell'arido deserto della trama attuale, riesca ad udire la voce di un richiamo divino. O che veda risvegliarsi in sé un seme angelico di cui non aveva consapevolezza. In tal caso, un nuovo angelo prende vita. Le schiere angeliche di Leggendra si sono radunate intorno al Triumviro Korra. Prima della caduta della trama, uccidevano le creature malvagie senza alcun rimorso, ergendosi a baluardi degli indifesi e redentori dei malvagi. Oggi, proprio con questi ultimi sono dovuti scendere a compromessi, cosa che in passato mai avrebbero acconsentito. Ciò perché il fine più grande non è più il prevaricare del bene sul male, ma la salvaguardia dei Portali e degli innocenti di Leggendra. Avendo perso i loro scopi punitivi ed essendo venute meno le grandi guerre divine, gli angeli non sentono più l'esigenza di guidare i popoli come fulgidi esempi del bene e della rettitudine. Ecco perché rinunciano spesso a mostrare le loro ali e aureole, celandole agli occhi del mondo e preferendo vivere tra le genti comuni, integrandosi tra loro come creature umanoidi dotate di un carisma sovraumano e avvolte dal mistero. Fatto salvo, ovviamente, quando diventa davvero necessario rivelare la loro vera natura. Benché la sofferenza per la perdita della trama, e quindi del contatto con il divino, li porti spesso ad intristirsi, queste creature continuano ad essere l'esempio più genuino di speranza per il futuro, ultimi difensori di una civiltà che non vuole cadere preda della barbarie.
Conferisce:
+300 punti sopravvivenza
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Demone
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Allineamento: mai positivo
Aspettative di vita: potenzialmente immortali. Popolazione: qualunque Classi: mai chierici di divinità positive e paladini. Peculiarità di razza: Corruzione demoniaca, dissolvi il bene e il male, forza sovrumana, immortalità, individuazione del bene e del male, retaggio infernale, rigenerazione, volare (solo se dotati di ali) Prima del crollo della trama, un demone puro era l'incarnazione stessa del caos e del male, una macchina di distruzione il cui unico scopo era seminare caos e distruzione. E godere nel farlo. E' infatti risaputo che i demoni non conoscono la compassione, l'empatia o la pietà: esistono solo per distruggere.
Nella maggior parte dei casi, i demoni sono imprigionati nell'Abisso. In passato, stregoni e arcanisti erano in grado di evocarli per sfruttare il loro potere, ma con il crollo della trama, si può dire che solo un misero 1% dei demoni è rimasto bloccato nel piano materiale, e non può più tornare nel suo piano di esistenza natale. Oggi, è quasi del tutto impossibile invocare o incatenare alla propria volontà un demone dell'Abisso, perché la trama non lo permette. Di base, i demoni rispettano solo e soltanto il potere e si piegano solo a detentori di potere a loro superiori. D'altronde, il prestigio di un demone cresce assieme al sangue che versa: più nemici cadono ai suoi piedi, più il suo potere aumenta. I demoni rimasti nel piano materiale sono delle entità che hanno bisogno di un ospite per sopravvivere. Questo ospite può essere una creatura vivente (ad esempio un animale o persino un albero) o un oggetto materiale. In entrambi i casi si parla di animali e/o oggetti maledetti. Tuttavia, se il demone vuole interagire con il mondo da protagonista deve possedere il corpo fisico di una creatura senziente. Delle razze presenti a Leggendra, solo alcune si sono dimostate in grado di non rigettare il demone e quindi sopravvivere alla possessione: tiefling, umani, elfi, mezzelfi, halfling, drow, mezzorchi, orchi. I tentativi demoniaci di possedere creature di altre razze portano tutti, indistintamente, alla morte dell'ospite. Cosa questa che non turba il demone, semmai costituisce un fastidio costringendolo a cercare un nuovo ospite. Discorso totalmente diverso riguarda l'epurazione angelica, la capacità degli angeli di estirpare la loro essenza malvagia e annientare l'esistenza stessa di un demone, ricacciando l'entità nell'abisso, da cui non potrà più fare ritorno. Durante la guerra dei Cento Anni, i demoni rimasero ai margini del conflitto sperando di poterne raccogliere i frutti quando le parti in causa si fossero annientate a vicenda. Ma non compresero che la morte della trama avrebbe coinciso anche con la loro progressiva scomparsa dal piano materiale. I più furbi o i più saggi decisero di ritirarsi nell'abisso prima che fosse troppo tardi, i più efferati o spericolati, sfidarono la sorte, ritrovandosi di fatto bloccati su un piano - quello materiale - che li repelle, dove per sopravvivere sono costretti a spostarsi di ospite in ospite. Un'essenza demoniaca priva di fantoccio, infatti, può anche decidere di annidarsi dentro una creatura vivente (animale, albero) o persino in un oggetto e rimanere quiescente per recuperare forza e potere, rivelandosi e prendendo il sopravvento solo quando i tempi sono maturi. Anche se sono venute meno le grandi guerre tra il bene e il male, i demoni rimangono individui efferati, che hanno dovuto abbandonare le mire di dominio e mettere la loro sopravvivenza sopra ogni altra cosa.
Conferisce:
+300 punti sopravvivenza
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